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Il Cerchio di Influenza di Stephen Covey

Il Cerchio di Influenza è un modello che può servirti per sistematizzare e controllare le tue preoccupazioni, abbassando i livelli di stress ed ansia e rendendoti più efficace.

Ho estrapolato il concetto di Cerchio di Influenza dal famoso best seller di Stephen Covey “Le 7 abitudini delle persone altamente efficaci”, rileggendo la prima abitudine, ovvero “essere proattivi”.

Partiamo dalla considerazione che tutti noi abbiamo delle preoccupazioni nella nostra vita che, naturalmente, ci provocano stress ed ansia, in modo particolare quelle che sono fuori dal nostro controllo.

Da un punto di vista strettamente logico, di queste ultime non avremmo necessità di preoccuparci, “tanto neppure possiamo cambiarle”, mentre dovremmo concentrarci su quelle situazioni per cui possiamo effettivamente fare qualcosa.

Certo, dal punto di vista logico, ma in pratica?

Sono quasi sicuro che, anche tu come me, trascorri molto tempo a pensare proprio a certe situazioni, anche se non le puoi controllare, il che ha quasi sempre conseguenze distraenti e molto dannose.

Alcune persone più efficaci, al contrario, concentrano il loro tempo e la loro energia sulle cose che possono controllare e cercano una sorta di serenità sulle cose che non possono controllare.

Ma se noi quella serenità ancora non ce l’abbiamo, come possiamo fare a perseguirla?

Magari potremmo recitare la cosiddetta Preghiera della Serenità:

Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,

il coraggio di cambiare le cose che posso,

e la saggezza di conoscere la differenza.”

Oppure, se siamo persone più di azione, possiamo provare l’approccio suggerito da Covey, che cerco di sintetizzarti di seguito.

Cerchio delle Preoccupazioni vs Cerchio di Influenza                                                                                             

A livello concettuale, immagina un cerchio in cui racchiudi tutte le sfide e le preoccupazioni che hai nel tuo lavoro e nella tua vita: questo è il cerchio delle Preoccupazioni.

Di tutte queste preoccupazioni, alcune – come il tempo, le pandemie, l’economia, la crisi, le guerre, etc.. – sono fuori dal tuo controllo e non c’è nulla che tu possa fare al riguardo.

Altre invece, come il modo in cui rispondi a determinate persone, il modo che hai di reagire a certi stimoli o eventi, le tue prestazioni lavorative, se mangi cibo sano o malsano, etc.. sono totalmente sotto il tuo controllo.

Se ti fermassi qui, potresti dividere le preoccupazioni in quelle sotto il tuo controllo e quelle fuori dal tuo controllo.

Tuttavia, a rifletterci un po’ meglio, alcune delle cose nel tuo Cerchio delle Preoccupazioni, anche se non le puoi controllare direttamente, probabilmente le puoi almeno “influenzare”.

Quindi esiste un terzo cerchio concettuale, il Cerchio di Influenza, che contiene proprio quelle preoccupazioni sulle quali, pur non avendo un controllo diretto, puoi esercitare una sorta di influenza.

Essere una persona proattiva, secondo Covey, significa proprio agire su ciò che puoi controllare e lavorare per espandere il tuo Cerchio di Influenza, facendo ciò che puoi, invece di aspettare che le cose accadano (comportandoti in questo caso come una persona “reattiva”).

Lavorando su questi cerchi concettuali puoi ottenere maggiore controllo quando ti senti come se non ne avessi. Molto probabilmente scoprirai che, quasi sempre, hai più potere di quanto immaginassi.

Vediamo in pratica come puoi applicare tali concetti.

Il Cerchio di Influenza nella pratica – la mappa visuale

Rileggendo questi concetti, ho pensato di creare un’apposita mappa visuale che, se ti va, potresti provare.

Le mappe hanno proprio il grande pregio di aiutarci a sistematizzare i concetti, offrendoci la possibilità di visualizzarli (che è totalmente diverso dal solo pensarli) e di ragionarci su.

mappa cerchio di inflenza 1

Puoi utilizzare la mappa in formato cartaceo, scaricandola e poi stampandola su un formato almeno A2 (qui puoi scaricare solo l’immagine ma se desideri il Pdf scrivimi pure e te lo invio).

Diversamente (scelta più ecologica 😉), puoi utilizzarla in forma digitale caricando l’immagine in google jamboard, miro, mural, o simili.

Come puoi utilizzare la mappa nella pratica:

  • Scrivi su dei post-it tutte le cose che ti preoccupano maggiormente in questo momento, ed inseriscile nel cerchio grande, quello viola, che rappresenta appunto il Cerchio delle Preoccupazioni.
  • Adesso sposta solo i post-it con le cose che puoi controllare direttamente, nel Cerchio del Controllo.

A questo punto, potrebbe accadere che tu non abbia molti elementi che senti di poter controllare direttamente, per cui questo potrebbe stressarti abbastanza. Per questo motivo l’esercizio continua.

  • Esamina attentamente tutti i post-it con le preoccupazioni che sono fuori dal tuo controllo e chiediti con onestà, ma con “intenzione positiva”, quali di queste, pur non potendole controllare direttamente, puoi in qualunque misura influenzare.
  • Sposta i post-it individuati nel Cerchio di Influenza.

In questo modo ti renderai conto che molte cose che pensavi di dover accettare “passivamente”, puoi in qualche modo influenzarle e questo ti darà una sensazioni di maggiore efficacia e benessere, oltre alla motivazione ad agire piuttosto che a reagire.

Nota: puoi fare questo esercizio anche con il tuo team, se lo vuoi applicare in un contesto organizzativo (azienda, ufficio, associazione, squadra, etc..). E’ efficacissimo!

Facciamo giusto qualche esempio pratico.

Potresti essere preoccupat@ per la situazione economica generale, per la situazione di crisi che stiamo vivendo (Cerchio di Preoccupazione), etc… Queste sono di sicuro situazioni che non puoi controllare.

Ma a questo punto, cosa potresti fare al riguardo per creare qualche azione di influenza?

Ad esempio…. potresti risparmiare un po’ di denaro extra per la sicurezza finanziaria in caso la crisi peggiori; potresti pensare a come renderti ancora più indispensabile in azienda (o stare maggiormente vicin@ ai tuoi clienti) per avere maggiore garanzia di conservare il lavoro; potresti acquistare prodotti dalle aziende più piccole e in difficoltà per sostenerle in questo momento difficile; etc..

Sono solo alcuni esempi, magari neppure calzanti nel tuo caso, ma il mio scopo è semplicemente quello di farti riflettere sul fatto che è senza dubbio preferibile pensare a cosa fare, piuttosto che rimanere fermi ad aspettare vivendo nella preoccupazione ed accumulando stress ed ansia.

2 esempi straordinari di applicazione del Cerchio di Influenza

Se pensi che l’esercizio del Cerchio di Influenza sia troppo difficile per te, ti suggerisco di leggere la biografia di Viktor Frankl o di Nelson Mandela.

Entrambi hanno applicato questo concetto, il primo per oltre 3 anni in diversi campi di concentramento e l’altro per 27 anni all’interno di una cella.

Entrambi imprigionati ingiustamente, piuttosto che concentrarsi sull’ingiustizia e sul lamentarsi, decisero di concentrarsi sul Cerchio di Influenza, anzi sull’unica cosa rimasta nel loro Cerchio di Influenza: la loro mente, il loro atteggiamento interiore.

Iniziarono a lavorare sull’unica cosa su cui avevano controllo, loro stessi, immaginando che un giorno sarebbero usciti di lì ed avrebbero potuto ispirare ed aiutare gli altri con le loro storie.

E sorprendentemente, il loro Cerchio di Influenza non ha avuto effetto solo su loro stessi, permettendogli di sopravvivere, ma continua ad avere effetto ancora oggi su tutti noi, quando leggiamo la loro storia e ne traiamo ispirazione per la nostra vita.

Questa frase di Victor Frankl credo sia emblematica:

“Tutto può essere tolto a un uomo tranne una cosa: l’ultima delle libertà umane: scegliere il proprio atteggiamento in un dato insieme di circostanze, scegliere la propria strada”. “Quando non siamo più in grado di cambiare una situazione, siamo sfidati a cambiare noi stessi.”

Il Cerchio di Influenza è un grande strumento, provalo!

Utilizzando la mappa con intenzione e atteggiamento “proattivo”, scoprirai che puoi influenzare molte più cose di quante ne immaginavi e vedrai cambiare il tuo modo di pensare, il tuo atteggiamento e le tue azioni, quindi, avrà un grande impatto nella tua vita.

Se non lo hai ancora fatto, ti suggerisco di leggere il libro di Stephen Covey, ti darà tantissimi spunti di riflessione per il tuo sviluppo personale.

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In ogni caso, ti ringrazio per l’attenzione che hai dedicato a questo articolo e mi auguro che ritornerai a leggerne qualcun altro.

A presto, Massimiliano

4 Comments

  • Giulia Gaeta
    Posted Ottobre 18, 2022 at 8:42 am

    Grazie Massimiliano per i tuoi spunti, sempre efficaci! Trovo questo strumento un validissimo alleato, soprattutto per chi, come me, è un pochino ansioso e spesso, senza neanche accorgersene, si fa influenzare dalle preoccupazioni di tutti i giorni e dai tantissimi stimoli che arrivano dall’esterno e dagli ambienti che frequentiamo.

    • Post Author
      Massimiliano Linguiti
      Posted Ottobre 18, 2022 at 9:21 am

      Grazie a te Giulia, sono contento che tu abbia trovato utile la mappa e ti esorto ad utilizzarla, in modo da verificarne la potenzialità e godere dei benefici che ne derivano. L’aspetto che trovo interessante è il suo uso continuo, perché ha una sorta di affetto farfalla: inizia col donarti una maggiore sensazione di controllo, poi ti spinge a compiere piccole azioni, che faranno aumentare il tuo senso di autoefficacia su molte cose, finendo per agire su aspetti come l’autostima e la serenità. Grazie mille per il tuo feedback, da un senso a ciò che faccio ☺

  • Stefano Preto
    Posted Ottobre 18, 2022 at 10:08 am

    Davvero molto interessante! La rappresentazione grafica in sé, ma anche la spiegazione dell’utilizzo che se ne può fare. Credo sia utile in molti casi; per sé stessi e anche come lavoro per Coaching. Certo che continuo a seguirti!

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