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9 consigli per usare bene LinkedIn e non mollarlo ai primi tentativi

Sono iscritto a LinkedIn da oltre 10 anni ma ti confesso che, come tanti, pensavo fosse semplicemente un sito dove pubblicare il mio curriculum, senza sapere neppure bene con quale tipo di aspettativa.

Da circa 3 anni ho iniziato ad utilizzarlo per quello che è: un social network in ambito professionale.

LinkedIn è un luogo dove puoi condividere conoscenze ed esperienze professionali, confrontarti, imparare dagli altri, informarti e tenerti aggiornat@.

Soprattutto, Linkedin è un luogo dove puoi fare networking, che ti offre la possibilità di conoscere e farti conoscere dagli altri, in modo particolare da colleghi e, perché no, anche da potenziali clienti o aziende che potrebbero offrirti lavoro.

Durante questi ultimi 3 anni ho utilizzato LinkedIn con una certa costanza e devo dire che se da un lato mi ha richiesto una buona dose di impegno, dall’altro è stata, ed è ancora oggi, un’esperienza molto positiva e gratificante.

Ho imparato tantissimo (è una fonte inesauribile di contenuti), ho conosciuto molte persone interessanti, ho iniziato collaborazioni con professionisti del mio ambito ed ho anche avuto diversi incarichi.

Allo stesso tempo, però, ho anche cercato di “dare” tutto quello che potevo, condividendo le mie competenze e le mie esperienze.

Per tutti questi motivi, se vuoi entrare nel mondo del lavoro, ma anche se ti ci trovi già, mi sento di consigliarti di aprire un profilo su LinkedIn e di utilizzare la piattaforma nella maniera corretta.

Scrivo queste poche riflessioni, non tanto per offrirti consigli tecnici su come sfruttare al meglio LinkedIn e i suoi algoritmi o su come migliorare il tuo profilo (cosa che tra l’altro ho già fatto in questo articolo), ma per evidenziare alcuni aspetti un po’ trasversali rispetto a quanto potrebbe accaderti, che spesso ne scoraggiano l’utilizzo.

Ti descrivo alcune cose che ho imparato e che voglio condividere con te.

LinkedIn, offre esperienze piacevoli e meno piacevoli

Partiamo con una considerazione scontata, ma che è bene ricordare sempre.

Quello che pubblicherai (soprattutto quando avrai un seguito abbastanza numeroso) piacerà a diverse persone, ma a molte altre potrebbe non piacere.

Pertanto, alcune persone si avvicineranno a te, mentre altre si allontaneranno.

Potresti anche procurarti del lavoro, ma allo stesso tempo, perdere altre opportunità.

La tua esperienza con LinkedIn sarà sia positiva che negativa, per cui tieni presente che tutto questo è normale, non puoi (non possiamo) piacere a tutti.

Il principio di fondo che mi ha sempre aiutato ad affrontare questo aspetto è questo:

Aiuta quante più persone possibile attraverso LinkedIn e ne varrà sempre e comunque la pena.

Vuoi differenziarti davvero su LinkedIn? Sii sempre te stess@

Questo è un principio base del Personal Branding: essere te stess@, sempre ed in maniera autentica.

Ricorda, però, che essere te stess@, dire ciò che pensi o manifestare il tuo punto di vista pubblicamente, può anche essere difficile.

Corri il rischio di ricevere delle critiche, e si sa, non è una cosa che a tutti piace. Quindi, anche inconsciamente, potresti essere tentat@ di “seguire l’onda”, piuttosto che esprimere ciò che davvero pensi.

Anche se non è facile, ricorda che il tuo obiettivo non è piacere a tutti, ma piacere a te stess@ innanzitutto, e magari a quelli che ti apprezzano per come sei veramente. Quelle saranno le persone che poi ti seguiranno.

Mostra anche i tuoi insuccessi

Condividi aspetti della tua carriera e della tua vita che non siano solo quelli positivi o di successo.

Se offrirai contenuti, consigli o spiegazioni, potrai senz’altro farti apprezzare da qualcuno, ma, se ti limiterai solo a quello, rischierai di risultare fredd@, poco “uman@” e quindi anche poco interessante.

Le persone amano entrare in contatto con altre persone, ma che siano “vere”.

Pertanto, mostrare anche le tue debolezze e i tuoi insuccessi, ti farà sembrare più vicin@ a loro e le farà avvicinare a te.

I tuoi contenuti potranno assomigliare a quelli di altri, ma non la tua storia

Offrire contenuti o consigli originali è davvero difficile e la probabilità che tu racconti una cosa che non è mai stata raccontata prima è davvero molto bassa.

Al contrario, se racconti anche di te, della tua storia, di come fai le cose, di come la pensi, di come personalizzi ciò che fai, di come utilizzi quei contenuti, allora risulterai originale e le persone ti seguiranno più volentieri.

Le persone amano le storie perché è così che imparano e vengono ispirate.

Pubblica su LinkedIn con il modo che ti è più congeniale

Di sicuro avrai sentito dire che i video sono uno dei mezzi più efficaci per comunicare. Altrettanto dicasi per i podcast o altro.

Tuttavia, se questi tipi di strumenti non ti fanno sentire a tuo agio, non devi utilizzarli per forza. Sarebbe una violenza contro te stess@ e, molto probabilmente, i risultati non sarebbero straordinari.

Certo, questo non significa che tu debba arrenderti al primo tentativo riuscito male. Devi sempre provare per un po’, fare diversi tentativi e vedere se le cose migliorano.

Però, se ti accorgi che ti viene più naturale esprimerti tramite la scrittura di post o di articoli, fallo senza farti venire sensi di colpa (poi, se riesci a rendere il contenuto più accattivante inserendo qualche immagine o altro tanto di guadagnato☺)

Non preoccuparti, c’è sempre qualcuno che legge i tuoi contenuti

A volte LinkedIn può apparire un mistero.

Ti capiterà di scrivere un post velocemente, pubblicarlo e ricevere molte reazioni (consigli, commenti, condivisioni, etc..). Altre volte magari ti impegnerai a comporre un interessante (per te) articolo, che una volta pubblicato non genererà alcuna reazione. Sembra quasi che nessuno lo abbia guardato o letto.

Non lasciarti scoraggiare da questo, perché, a parte il discorso della relativa utilità di questi indicatori (definiti da Eric Ries, Vanity Metrics), ci sono sempre persone che leggono e che apprezzano il tuo lavoro, ma semplicemente non hanno interagito, per pigrizia o per rimanere “invisibili”.

In genere le persone vedono quello che fai, più di quanto tu possa pensare, quindi lasciati sempre guidare dal principio base di offrire valore agli altri e vai avanti.

Non prendertela: non hai (non abbiamo) sempre ragione

Ti capiterà di pubblicare o condividere qualcosa che qualcuno non apprezza o non condivide.

Una volta in un mio post sul Personal Branding, per esemplificare il concetto della differenziazione, ho inserito questa immagine:

image

Ho ricevuto molti commenti negativi che mi accusavano di aver usato un’immagine inappropriata, sessista e tutta un’altra seria di aggettivi suggestivi ☹.

La mia intenzione, ovviamente, era solo quella di trasferire un concetto in modo simpatico, ma probabilmente non ho pensato che avrei potuto urtare la sensibilità di qualcun@.

Avrei potuto contrattaccare iniziando una polemica che alla fine non avrebbe avuto alcun senso, per cui, ho solo chiarito la mia posizione ed ho ringraziato per i feedback ricevuti.

I feedback ci insegnano a vedere le cose anche con gli occhi degli altri, quindi, bisogna essere grati di riceverli (anche se non sempre è facile farlo).

Ricorda che le persone amano essere ispirate

Quando pubblico qualcosa, cerco sempre di portare un tocco di ispirazione con ciò che conosco, che faccio e che poi racconto o condivido.

Mi accorgo che quasi sempre questo arriva e viene apprezzato, quindi mi sento di dirti che, se lo ritieni giusto anche per te, potresti applicare la stessa filosofia.

Ogni volta che decidi di pubblicare o condividere qualcosa, prova a chiederti: come posso ispirare qualcuno a riflettere o ad agire?

Dai uno scopo al tuo lavoro su LinkedIn

Come ultima riflessione voglio condividerti quella che ritengo essere la più importante.

Se non attribuisci uno scopo alla tua attività su LinkedIn (attività che è parte integrante per la costruzione del tuo Personal Branding), dopo un po’ mollerai!

Utilizzare bene LinkedIn richiede impegno, e, come ogni altro lavoro che richiede costanza, è un lavoro duro, quindi, l’unico modo per renderlo tollerabile, o, ancora meglio, motivante, è attribuirgli uno scopo.

Lo scopo ti aiuterà a sconfiggere i pensieri negativi che, inevitabilmente, dopo un po’ arriveranno:

questa roba mi non serve, sto solo perdendo tempo, non ho nulla di interessante da dire, a chi vuoi che importi delle cose che scrivo, e se poi mi attaccano, e se poi non piace, etc..

L’unico modo per mettere a tacere questi pensieri è avere uno scopo importante.

Personalmente, anche se può apparire banale o scontato, il mio scopo è quello di ispirare o essere di aiuto a qualcuno, per questo non ho nessun problema a condividere contenuti, strategie che utilizzo nella mia attività di consulente, strumenti o tool che trovo in rete o che creo io personalmente, etc..

In genere condivido tutto quello che ritengo possa servire e, quella volta ogni tanto, che ricevo un messaggio da qualche persona che mi scrive di aver trovato utile o di ispirazione qualche mio contenuto, vengo ampiamente ripagato di tutto il lavoro fatto.

Trova il tuo scopo ed avrai trovato anche la strategia per non mollare.

In conclusione, qualunque cosa tu faccia, qualunque sia il motivo per il quale hai scelto o sceglierai di utilizzare LinkedIn, mettici il giusto impegno, sii sempre coerente con te stess@, trova uno scopo profondo, dona sempre valore e il tuo impegno verrà ampiamente ripagato, soprattutto dalle moltissime relazioni di qualità che nasceranno.

Nota: un buon libro sull’uso di LinkedIn, se ti piace leggere, è questo di Luca Maniscalco.

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In ogni caso, ti ringrazio per l’attenzione che hai dedicato a questo articolo e mi auguro che ritornerai a leggerne qualcun altro.

A presto, Massimiliano

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